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Case in legno: parte dal Trentino la rivoluzione nell’edilizia sostenibile

27 marzo 2019
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Sarà per la vastità del patrimonio boschivo o per la radicata tradizione nell’edilizia, sarà per la propensione al rispetto della natura o per l’eccellenza dei centri di ricerca sui materiali, ma negli ultimi anni il Trentino ha conquistato la leadership a livello nazionale in uno dei comparti più promettenti dell’edilizia. Stiamo parlando delle costruzioni in legno, edifici che promettono di fare meglio, molto meglio, rispetto a quelli in muratura, con un impatto ambientale decisamente più basso e tempi di realizzazione ridotti.


Probabilmente il grande pubblico si è accorto delle potenzialità di questo materiale in occasione dei terremoti che hanno colpito l’Abruzzo nel 2009 e l’Emilia nel 2012. In entrambi i casi il Trentino è intervenuto in forze, nell’emergenza con la Protezione Civile e successivamente fornendo le strutture necessarie ad alloggiare la popolazione e a riprendere la vita quotidiana. Scuole, auditorium, moduli abitativi, tutto è stato predisposto in tempi record con legname proveniente dalle nostre valli.


Il boom del legno come materiale di costruzione si è confermato negli anni successivi, fino al +13% segnato in provincia lo scorso anno. Il dato risulta ancor più spettacolare se confrontato con il -12% che l’intero comparto dell’edilizia ha fatto registrare in provincia nel periodo 2009-2018. Ma il legno va bene anche a livello nazionale, dove rappresenta ormai il 7% delle nuove costruzioni. Leader di settore è la nostra regione, il Trentino – Alto Adige, che da sola fattura il 46% del mercato.


Ma cosa hanno le case in legno di più rispetto a quelle in muratura? I vantaggi sono davvero tanti, a partire dai tempi di realizzazione che, a parità di cubatura, possono scendere fino alle 3-4 settimane a fronte dei 5-6 mesi che servirebbero per tirare su un edificio in mattoni. Resistono poi meglio ai terremoti e al fuoco, offrendo standard di isolamento termico e acustico elevatissimi.


A occuparsi della certificazione degli edifici in legno, è il protocollo ARCA (ARchitettura Comfort Ambiente), creato da Trentino Sviluppo e gestito dal consorzio Habitech. ARCA è il primo sistema di certificazione dedicato alle costruzioni in legno. Nasce su iniziativa della Provincia autonoma di Trento come evoluzione del progetto SOFIE, l’edificio a sette piani diventato famoso per aver superato la simulazione del terremoto di Kobe resistendo a scosse sismiche di intensità pari a 7,2 gradi della scala Richter.


Le certificazioni rilasciate da ARCA sono di 4 tipi: green, silver, gold e platinum. Ciascuna di esse attesta un diverso livello di aderenza al protocollo. A essere valutate sono le prestazioni tecniche (sicurezza sismica, resistenza al fuoco, efficienza energetica, acustica, ventilazione), la gestione dell’edificio (umidità, impianti, cappotto, manutenzione, polizza assicurativa), la sostenibilità (i materiali e la progettazione integrata) e la filiera.


ARCA ha già certificato oltre 50 edifici e più di 80 sono tutt’ora in fase di certificazione. Le aziende partner sono già 40, per un totale di quasi 90 progettisti accreditati e più di 500 tecnici base.


Insomma, la cultura dell’edilizia in legno, nata in Trentino, si sta progressivamente ampliando al resto d’Italia. Superato a pieni voti il banco di prova dell’emergenza sismica, può ora dimostrare tutte le sue potenzialità e i suoi vantaggi, per noi e per il pianeta.