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Tra lockdown e riaperture: cosa sta succedendo nell’immobiliare?

18 aprile 2021
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Per effetto dei decreti emanati nell’ultimo mese, l’Italia si è tinta nuovamente di rosso e arancione, mentre si auspica un celere ritorno al giallo.

Il settore immobiliare ha potuto beneficiare di grande tutela istituzionale: le visite agli immobili per comprare o affittare casa sono sempre state consentite (con le dovute precauzioni).

Ciononostante i potenziali futuri proprietari continuano a interrogarsi sui risvolti che si avranno nel breve e medio termine.

Come si rifletteranno le restrizioni economiche sul mercato immobiliare? Avranno delle conseguenze dirette o solo di riflesso? 

Per le associazioni di categoria, con tutta la prudenza del caso, lo scenario attuale si rivela diverso da quello dello scorso anno e sembrerebbe prevalere un timido ottimismo. E se lo dicono i dati: noi ci crediamo! 

In sintesi le chiusure attutate nel 2021 non possono essere paragonate a quello di marzo-aprile 2020: a distanza di un anno, oltre alla stanchezza abbiamo maturato maggiore consapevolezza che ci ha portato a sviluppare forme di accettazione e di convivenza con il virus.

Viene confermata nei primi mesi del 2021, la straordinaria voglia di casa già manifestatasi nel 2020. Di fatto, seppur la pandemia continui a creare molta preoccupazione, dall’altro lato vi sono tanti fattori favorevoli che ci rendono fiduciosi: i tassi di interesse dei mutui sono ai minimi storici, si è verificato un notevole aumento dei risparmi delle famiglie italiane, é stato introdotto il Superbonus 110%, e soprattutto l’accelerazione della campagna di vaccinazione sarà determinante nel ripristinare a pieno quella fiducia da sempre fondamentale per la vitalità del mercato immobiliare.

Da professionisti, possiamo garantire che è difficile sbilanciarsi su previsioni troppo nette, ma possiamo sicuramente confermare una rinnovata consapevolezza della centralità della casa.

Ogni giorno, ci troviamo davanti a clienti più coscienti dei loro bisogni, spinti dalla forte volontà di non accontentarsi e di riuscire a ottenere spazi più ampi, terrazze e/o giardini, nonché un maggior livello di comfort abitativo.

Sono tanti gli italiani che già con il primo lockdown hanno avvertito il desiderio e la necessità di cambiare casa o località a favore di maggiori comfort e pensiamo che questo trend proseguirà anche nel 2021.

Il mattone regge ed è resiliente, la domanda immobiliare continua a essere vivace, seppur si sia modificata nella sua forma e nelle sue priorità, potremmo riassumere con due aggettivi il sentimento generale: prudenti ma ancora ottimisti.